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Celletti (PdL) critica i giovani del Pri sulle coppie di fatto - 19 maggio 2008
CESENA - "I giovani del Pri tornano sul tema delle coppie di fatto e di una loro codificazione in un registro comunale. Pensano forse così di rinverdire un loro supposto modernismo. Oppure stanno preparando un terreno di comuni battaglie con quella sinistra la cui visione sempre più destrutturata della società è stata, di fatto, bocciata alle recenti elezioni politiche. E' evidente, e ciò desta grande timore, che viviamo in una società sempre più allo sbando".

E' quanto dichiara Antonella Celletti, consigliere comunale del Gruppo GDL-PDL a Cesena.

"Una società che, dal '68 in poi, ha perso irreversibilmente regole, etica e morale ed un contesto culturale di principi forti e condivisi. Una società sempre più alla disperata ricerca del ‘padre', che la guidi fuori dalla palude dei disvalori. Una società dove la rete di sostegno sociale formata dalle famiglie si è progressivamente dissolta, con le note, gravissime, conseguenze sul welfare, e dove l'istituzione famigliare è quindi sempre più in crisi. Creare una famiglia fondata sul matrimonio, codificata nella Costituzione, significa assumersi molte responsabilità, avere la consapevolezza di essere una risorsa stabile, importante non solo per gli stessi componenti del nucleo famigliare, ma per l'intera collettività".

"Il dubbio - dice Celletti - è se questi principi possano sopravvivere in una comunità affetta da una devastante secolarizzazione, da un individualismo, da un edonismo e da un nichilismo che negano senso di responsabilità ed impegno duraturo. Noi crediamo che la battaglia da combattere oggi sia invece quella della difesa e del sostegno alla famiglia basata sul matrimonio. Questo non significa negare la libertà di altri modelli di convivenza, ma essere consapevoli che questi rappresentano qualcosa di diverso dalla famiglia della tradizione occidentale. Si vuole codificare, per le convivenze, una forma di riconoscimento pubblico paramatrimoniale. Perchè, si dice, ai conviventi non sarebbero assicurati certi diritti, senza una minima formalizzazione. In realtà, molti diritti sono già riconosciuti, per esempio è già effettivo quello all'assistenza sanitaria. Altri diritti poi potrebbero essere affrontati con normative specifiche, nei rispettivi ambiti".

"Il vero nodo della questione - conclude l'esponente del PdL - non riguarda né la libertà, né la civiltà, ma è di natura politica e culturale ed investe profondamente la continuità della nostra società. Per questo non si può affrontarlo irresponsabilmente, come fanno certi settori della politica e della società italiane. Invito, a questo proposito, i giovani del Pri a rileggere il capitolo sulla famiglia, nei Doveri dell'Uomo di Mazzini. Vi troveranno spunti interessanti da cui trarre migliore ispirazione".

Antonella Celletti
Capogruppo GdL - Consiglio Comunale Cesena

Comunicato stampa apparso sulla stampa locale