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Stragi del sabato sera

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2008 19:26
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Città: CESENA
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24/06/2008 14:19

Più sicurezza sulle strade, ma senza eccedere in divieti
In questi giorni è tornata alla ribalta l’emergenza stragi del sabato sera. Da Ravenna è il Sindaco Matteucci (PD) a lanciare una crociata contro queste stragi che affliggono la Riviera romagnola, incontrando e sposando le proposte avanzate dal ministro Giovanardi. L’idea dell’inedito binomio è semplice: inasprire la Legge 160 (che vieta la vendita di alcolici dopo le 2 di notte per le discoteche, la confisca dell'auto e il ritorno alla fattispecie penale per il rifiuto dell'esame con l'etilometro) attraverso l’estensione del divieto di vendita di alcolici per tutti i locali pubblici dalle 2 di notte e divieto totale di vendita ai minorenni (dagli attuali 16 a 18 anni).
I giovani repubblicani conoscono bene il tragico legame fra sicurezza stradale e abuso di alcolici. Nel 2006 furono 1900 i morti nel fine settimana, 758 con meno di 30 anni (46% guidavano in stato di ebbrezza), per un costo sociale calcolato in 2,5 punti di PIL all’anno.

E’ inutile girare intorno al problema. E’ ora di dire basta!

Ma per i giovani repubblicani la questione è più complicata di quanto appaia la proposta rilanciata da Matteucci: quanto si può limitare la libertà personale (di divertimento) per debellare queste tragedie del fine settimana? Quali risultati si possono ottenere dalla leva della sanzione, senza investire in prevenzione? Essere troppo repressivi, può sviluppare altri comportamenti a rischio (abuso di droghe)?

Da una parte le statistiche indicano che l’inasprimento delle SANZIONI è stata opportuna, e forse andava fatto anni fa. Dal 3 ottobre 2007, da quando è entrata in vigore la Legge 160 sulla sicurezza stradale, gli incidenti sono diminuiti del 12,3% (fonte Polizia Stradale e Asaps). Da quando le sanzioni per chi guida in stato d'ebbrezza sono diventate più severe, sono state introdotte nuove soglie per il superamento dei limiti di velocità ed è stata vietata la vendita degli alcolici nei locali di pubblico intrattenimento dopo le 2 di notte, i lenzuoli bianchi stesi sulle strade sono stati 215 in meno (-22,1% in totale,– 26% fra i giovani). E' come se questa legge avesse salvato la vita di un giovane su 4 rispetto al 2007. Dopo l’entrata in vigore del D.L. 62 (con la previsione di confisca del mezzo per i guidatori “pizzicati” oltre la soglia di 1,5) si nota un ulteriore miglioramento. Nei primi due week end di giugno 2008 le vittime fra gli “under 30” sono state “solo” 20, con un calo addirittura del 62%.

D’altra parte la sanzione è insufficiente senza la giusta PREVENZIONE.
L’inasprimento delle misure sanzionatorie (giunte ormai ai livelli europei) non sono riuscite a debellare il fenomeno, ma hanno “solo” ridotto il numero degli incidenti stradali. Per carità, è un primo, grande passo, verso la soluzione, però rimane aperto è il problema degli insufficienti CONTROLLI SULLE STRADE. Sono stati circa 800 mila i controlli antialcol nel 2007 (quasi il triplo rispetto all’anno precedente), ma il traguardo dei 2 milioni di controlli programmati dal Governo è ancora lontano. Secondo indagini recenti, l’Italia presenta la più bassa percentuale di controlli su strada rispetto alla media europea: siamo a una percentuale di 2,3 controlli all'anno ogni 100 patentati (in Francia si effettuano 7-8 milioni di controlli l'anno). Gli automobilisti italiani “rischiano” di essere fermati una volta ogni 44 anni!

Molto diverso è lo scenario europeo, dove Inghilterra, Francia e Spagna per debellare lo stesso “problema” hanno investito tanto sulla lotta all’alcol: emanando norme severe e aumentando notevolmente i controlli stradali, ma hanno soprattutto promosso POLITICHE DI INFORMAZIONE E DI EDUCAZIONE STRADALE. In Italia siamo ancora fermi al palo. Non sono coinvolte le scuole, nè gli attori sociali. Tutto è relegato a qualche sporadica iniziativa privata dei manager del divertimento, che possono così scaricare le accuse dei detrattori.

Nuove misure per la prevenzione degli incidenti, inoltre, dovrebbero essere potenziate per iniziativa degli Amministratori locali. Mettere a disposizione delle alternative al trasporto privato in automobile, sarebbe una bella rivoluzione. Nella nostra Riviera, i controlli stradali si stanno intensificando, ma una seria politica di “PUBLIC MOBILITY MANAGEMENT” LEGATA AL TURISMO DELLA NOTTE è ancora un miraggio. Servono molti più autobus pubblici, gratuiti, per accompagnare i giovani nei locali, e riportarli a casa, soprattutto a tarda notte quando il pericolo è più alto. Devono poter favorire il “risveglio” dei ragazzi dopo lo sballo e la musica assordante. Sarà banale, ma la prevenzione è efficace solo se si offre una valida alternativa alla “tolleranza zero” nelle strade.

Noi saremo sicuramente dalla parte dei politici che vogliono affrontare il problema, ma non appoggeremo chi intende solo demonizzare, come il solito Giovanardi. Vietare ogni libertà ai giovani non servirà più di tanto e sarebbe l’approccio sbagliato. Se lo Stato non investe sufficienti risorse in prevenzione, la repressione non sarà mai la SOLUZIONE.

La ricetta FGR per ridurre sensibilmente questo fenomeno è un mix equo: giuste sanzioni, almeno 4 milioni di controlli per le strade, e tanta prevenzione contro l’abuso di alcol. Il primo tassello finalmente c’è. Gli altri due elementi costeranno qualcosa in più al Governo e agli Enti Locali, ma sarebbero un segnale inequivocabile che la VITA dei cittadini è una priorità, e che lo Stato intende davvero vincere questa sfida.

Paolo Montesi
Antonio Pugliese
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24/06/2008 14:24

Primi provvedimenti contro i locali e confisca per chi rifiuta l'etilometro
E' di qualche giorno fa la notizia che 3 importanti locali della Riviera, a Marina di Ravenna, sono stati chiusi per 10-14 gg per somministrazione di alcolici dopo l'orario consentito.

Inoltre, dai giornali ho appreso che la sanzione per chi si rifiuta di fare l'etilometro non è solo di fattispecie penale (NB ricordo che alla pubblicazione del DL un errore di scrittura permetteva di evitare il controllo semplicemente rifiutandosi. Poi l'errore fu corretto!), ma prevede da pochi giorni l'automatica CONFISCA del mezzo... Proprio come se il conducente "pizzicato" avesse un tasso alcolico superiore allo 0,5/mg.
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Età: 46
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18/07/2008 19:22

IL GRANDE PADRE BIANCO E LA STELLETTA DA SCERIFFO
Articolo inviato ai quotidiani locali 11 luglio 2008 da Antonio Pugliese

Anno 2008 Ravenna City - piccola cittadina nella landa romagnola.
Qui nella Bassa Romagnola esiste una terribile problematica che rovina le vite di noi giovani indiani Cheyenne. L’alcool, l’acqua di Fuoco, grande business delle cantine di Stato. Per certi versi è responsabile della rovina del Popolo indiano e i Bianchi potenti, consci della dipendenza che poteva creare, abusarono sempre di questo strumento.
Allo stesso tempo però i Bianchi utilizzano l’arma del proibizionismo, come scudo ipocrita del problema.
Sembra che qui da noi ci sia una larga concentrazione di questo fenomeno più precisamente sulla East-Coast della landa romagnola, nella riserva di Marinas di Ravennas Beach.
Oggi le chiavi della città sono in mano al “Grande Padre Bianco” il quale tramite una furba propaganda, molto personalista, asserisce di aver imposto notevoli miglioramenti grazie alla sua politica di repressione in stile Ranger Solitario.
IO, Nuvola Rossa capo tribù dei giovani nativi Cheyenne sono molto preoccupato per lo stato in cui versa il mio giovane popolo, annebbiato dai fumi dell’Acqua di Fuoco, distribuita dai “Desperados” e dai guru del divertimento. Per questo voglio raccontarvi io la nostra vera storia.
Il proibizionismo, la grande mobilitazione di sceriffi nelle Lande di Marinas di Ravennas Beach (tra l’altro sempre nei luoghi dove mai si ebbero scontri o incidenti), gli orari del coprifuoco, l’uso delle perquisizioni, pur riscuotendo il gran favore della stampa nazionale, non risolsero la piaga di autodistruzione dei giovani indiani.
Originariamente esisteva una concentrazione di controlli solo alla vigilia del Giorno della preghiera dei Cristiani, come se il problema dell’abuso di Acqua di Fuoco per gli altri giorni non esistesse. Noi non intendiamo aggiornare una triste lista di giovani cheyenne caduti ogni sabato e domenica mattina, ma bensì vorremmo cercare di educare i nostri figli al giusto divertimento, dando loro i mezzi per non rischiare la vita.
L’inasprimento delle misure sanzionatorie, incoraggiate al popolo dal Grande Padre Bianco non sono riuscite a debellare le stragi, ma hanno “solo” parzialmente ridotto il numero degli incidenti stradali. Per il nostro giovane popolo è un grande passo avanti verso la soluzione, però le nostre donne piangono ancora. Rimane aperta la questione degli insufficienti CONTROLLI SULLE STRADE da parte dei Guardiani con la veste blu e le pistole.
Secondo le stime dei vecchi saggi, il Paese italico a forma di stivale, ha il minor numero di controlli rispetto alle altre Nazioni del Vecchio Continente. I moderni automobilisti italici “rischiano” di essere bloccati dai “Guardiani in blu” una sola volta ogni 44 anni! (al tempo di Tex Willer, come la durata di una vita intera!!!)
Per noi, decisi a salvare la vita ai nostri giovani cheyenne, lo Sceriffo e il nano-Governatore dovrebbero incentivare politiche di informazione e di educazione stradale. Affidando il compito ai precettori e ai saggi. Ora tutto è relegato a qualche sporadica iniziativa messa in piedi dai Padroni del Divertimento, che possono così continuare a distribuire fiumi di Acqua di Fuoco con la coscienza in ordine.

Anche nella nostra Riviera Romagnola nell’anno 2008, il futuro sembra alle porte.
I controlli stradali si stanno intensificando, ma una seria politica integrata di “mobilità pubblica” legata al turismo della notte è ancora un miraggio.
Servono molti più automezzi pubblici, e gratuiti, per accompagnare i giovani indiani nei luoghi di ritrovo e divertimento, e riportarli a casa, soprattutto quando il Dio Sole sta per sorgere, quando il pericolo nella giungla (automobilistica) è più alto. Devono favorire il “risveglio” dei ragazzi dopo l’alcol, il fumo e la musica demoniaca.
La PREVENZIONE è efficace solo se si offre ai giovani una valida alternativa alla “tolleranza zero”, che il Grande Padre Bianco promuove a Marinas Beach.
Quindi nuove misure di prevenzione potrebbero e dovrebbero essere potenziate per iniziativa degli Amministratori locali. Investire in sicurezza, nel trasporto pubblico, è una strategia impopolare e coraggiosa.
Noi stessi abbiamo riscontrato interesse da parte dei commercianti di Marinas Beach a contribuire economicamente ad intensificare i servizi di trasporto e creare nuovi stazioni di ristoro dopo la fine della musica. Sarebbe una bella rivoluzione. Noi sogniamo una Marinas Beach totalmente pedonalizzata, con un’intensificata rete di comunicazione, con parcheggi scambiatori di facile raggiungimento, trasporti continui su rotaie. Noi, vediamo oltre. Vogliamo una Marinas Beach pulita e sicura.

Non difenderemo oltre il Grande Padre Bianco che intende solo demonizzare.
Vietare ogni libertà ai giovani indiani non servirà più di tanto ed è l’approccio sbagliato.
La ricetta comune ai Giovani indiani Repubblicani e ai Giovani indiani Democratici per ridurre sensibilmente questo fenomeno è un intruglio equo: giuste punizioni e tanta prevenzione contro l’abuso di Acqua di Fuoco.
La sanzione è insufficiente senza la giusta PREVENZIONE.

Sarebbe un segnale inequivocabile che la VITA dei nostri giovani indiani è l’unica priorità.

Questa è una risposta ad una domanda mai rivolta a noi giovani indiani che viviamo la notte, il problema dell’abuso di alcol e il dolore della morte di un amico, molto più da vicino che il Grande Padre Bianco. Non ci è simpatico chi è portavoce senza ascoltare… noi abbiamo sempre qualcosa da dire, anche se non ci viene mai chiesto. Vorremmo che il Grande Padre Bianco diventasse come il Grande Tex-Willer: Sceriffo senza parte e senza interessi.

I Giovani indiani Repubblicani e Democratici
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Città: CESENA
Età: 46
Sesso: Maschile
18/07/2008 19:26

Pubblicazione dei quotidiani locali
Il Resto del Carlino di Ravenna
"Matteucci attento a non sbagliare mira, prendi esempio da Tex"

http://www.fgr-fc.it/documenti/tex_willer_carlinoRA080711.pdf
http://www.fgr-fc.it/documenti/immagine_carlinoRA080711.pdf


La Voce di Romagna di Ravenna
"I giovani di PRI e PD sparano allo sceriffo di Palazzo Merlato"

http://www.fgr-fc.it/documenti/sceriffo_palazzo_merlato_lavoce_RA_080711.pdf
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