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Esploriamo il futuro FGR

Ultimo Aggiornamento: 16/05/2008 20:15
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Città: ROMA
Età: 38
Sesso: Maschile
15/04/2008 00:27

sul futuro fgr
Oggi credo che sia uno dei giorni più tristi della mia modesta vita politica; sicuramente il peggiore da quando sono diventato cittadino con diritto di voto. Assisto con amarezza alla vittoria di una destra populista, xenofoba e culturalmente fascistoide; priva dei moderati cattolici; colma, alla base, di italiani anti-democratici.
Da molti mesi non mi faccio sentire da voi, fratelli repubblicani della Fgr. Ho scelto di aspettare l'esito della volontà popolare per esporre le mie idee in un contesto più prossimo che futuro.
In questi mesi ho avuto sempre in mente la nostra bella Fgr. Non mi sono mai dimenticato dei tanti amici che ho via via conosciuto nei due anni che ho passato nelle fila repubblicane.
In questi due anni, però, molte cose sono cambiate. Il tempo di tirare le somme e di scegliere le vie del futuro è arrivato anche per noi giovani repubblicani. Non mi sottraggo al nostro inevitabile dibattito e voglio esporvi il mio pensiero sulla strada che ci attende.

Chi mi conosce sa che al contrario della maggior parte dei giovani della Fgr io non provengo da una famiglia repubblicana. Sono diventato mazziniano sui libri di scuola, appassionandomi al Risorgimento, per cui ho sicuramente un punto di vista di partenza diverso da molti di voi: per me l'edera è solo una pianta, non il partito dove voi siete cresciuti.
Vengo subito al punto del mio ragionamento: il P.R.I. ha tradito le idee del pensiero mazziniano. Da oggi considererò traditore qualunque repubblicano, giovane o meno, che appoggi la ormai decennale scelta berlusconiana. La Fgr ha scelto, ed io mi sono sempre opposto, l'appoggio tacito al Pri. In questo modo ha contribuito al raggiungimento di un fatto storico: i repubblicani del Pri si sono venduti l'anima al diavolo! Altro che "uomini liberi"! Quelli sono dei traditori, dei leccapiedi, degli arraffoni da fine "prima Repubblica"! E gli errori si pagano in politica.
Le ragioni di tali comportamenti della Fgr sono il frutto di un calcolo personalistico e meschino di vari dirigenti della stessa. A cominciare dal segretario nazionale, quasi tutti i trentenni della Fgr hanno intravisto in essa uno strumento utile per farsi illuminare agli occhi dei vecchi. Erano tutti attenti ad arrivare in fretta alle redini del Pri che hanno man mano dimenticato l'ambiziosa associazione di giovani che era stata da loro stessi riportata in vita. Dimenticando le promesse fatte a noi ventenni pronti ed entusiasti, forti e coraggiosi. (Così recitava il volantino: entra a far parte della Fgr perché le TUE IDEE e le TUE PROPOSTE SARANNO ASCOLTATE E VALORIZZATE,SENZA DOGMI e SENZA PREGIUDIZI, nel RISPETTO RECIPROCO)
Così in circa tre anni di vita la Fgr si è spenta nel modo più triste, nell'oblio. Se un esercito è composto da coraggiosi ma i comandanti o se la squagliano o pensano a far carriera sulla pelle dei soldati, questi non vinceranno mai. Così è stato per noi della Fgr.
Per quanto mi riguarda il Pri e la Fgr sono ormai capitoli archiviati.
La Fgr era un progetto ambizioso e bellissimo. Anche io, quando due anni fa mi iscrissi, sognavo di continuare la storia repubblicana italiana. Un movimento politico giovanile che mi faceva sentire vicino ai grandi eroi del passato. Quando entrai a farne parte mi sentivo di essere al fianco di tanti Mameli e Bixio... oggi, se restassi, mi sentirei di tradire quei gloriosi nomi! Come sia possibile che i repubblicani siano caduti così in basso non voglio neanche pensarci; sarebbe inutile girare il coltello nella ferita.
Io ho sognato che quella Fgr ci avrebbe accomunato per tutta la vita. Pensavo che avremmo potuto influire insieme sul futuro del nostro Paese. Di talento e di bellissimi ideali ne ho visti tanti fra di noi in questi miei due anni repubblicani.
Io ho provato ad inventare diverse idee più o meno concretizzabili, ma sempre mazziniane, per metterci in luce. Sono stato apprezzato ma non sostenuto. Questo mi ha molto deluso ma tuttavia sono sempre stato pronto ad appoggiare concretamente ogni altro progetto valido perchè credevo nella necessità di farci conoscere, non come singoli ma come "giovani repubblicani". Peccato che debba finire così!
(Ai romagnoli devo dire che il vostro impegno è encomiabile ma solo dalle vostre parti il Pri significa ancora qualcosa. Ovunque in Italia Pri, per chi ancora lo conosce, vuol dire "prima Repubblica").


Voi, come molti della Fgr (ed anche del Pri), mi proponete una terza via "liberal-radical-riformista" all'orizzonte. Mi dite che la Fgr, e poi il Pri, devono arrivare alla costruzione di un centro non organico rispetto ai due poli Pdl e Pd.
Bhè, amici miei, con tutta franchezza non condivido la vostra proposta.
Primo perchè il centro in Italia è cattolico e noi non avremmo nessuno spazio.
Secondo perchè questi altri mini alleati non esistono. A parte Dini che francamente preferirei dimenticare in fretta, i radicali, Di Pietro e quasi tutti i socialisti sono già nel Pd.
Terzo, e più importante, perchè una forza di tali ideali esiste già ed è il Partito Democratico.
Io credo fermamente che il futuro dei repubblicani debba essere proprio lì dentro.
Forse per i motivi familiari di cui scrivevo prima, che mi differenziano rispetto a molti di voi, non avendo questo attaccamento all'edera posso valutare con libertà questo famoso Pd.
Come scrivevo prima, in questi due anni che ho passato nella Fgr non c'era niente di tutto questo; esisteva "l'Unione".
Oggi il Pd esiste ed ha mostrato la sua forza nella campagna elettorale e nelle urne, eliminando l'estrema sinistra comunista ed i "mastelloni clericali".
All'interno della Fgr se ne è parlato poco di Pd ed ho notato che è sempre stato visto con sospetto. Ho sentito tanti di voi pronti a cercare il pelo nell'uovo:- il Pd in Europa sta nel PSE; il Pd ha gli amici banchieri; nel Pd sono tutti post-comunisti; il Pd è pronto all'inciucio; il Pd è poco laico-. Sono argomenti piuttosto deboli, ragazzi!
Il Pd è così moderno e coraggioso che propone di rompere la divisione PSE e ELDR perchè questa puzza di vecchio; questi amici banchieri io non li ho visti; i comunisti sono stati fatti fuori proprio dal timone veltroniano; l'inciucio è fantascienza.
Discorso a parte per la denuncia sulla timidezza laicista. Permettetemi di dire che questa critica i repubblicani non hanno il diritto di farla visto i compagni di banco che hanno scelto ancora una volta. La acceterei da un socialista o da un comunista ma non da un repubblicano del Pri! E' vero che il Pd è timido sulla laicità ma io che ero uno dei laicisti più agguerriti della Fgr, ateo e paganeggiante, ho capito che il momento storico è tale che la laicità non è la priorità per il popolo italiano; serve altro. Serve un'etica pubblica, il ritorno ai valori democratici, una visione economica moderna e bilanciata, un patriottismo europeista e civile. Niente di tutto questo rappresenta questa destra vincitrice. Io mi vergogno di questa scelta della maggioranza degli italiani e quindi il mio impegno e le mie passioni saranno al servizio di questa bellissima novità: il Partito Democratico.
Ogni scelta diversa è anacronistica se non incocludente. Il Pri è finito! Dimenticatevelo! Non è colpa nostra, non dobbiamo rammaricarcene.

Sono un democratico; lo sono sempre stato. Per me essere democratico, repubblicano o mazziniano nella Storia italiana vuol dire la stessa identica cosa! Sono sinonimi! I mazziniani non sono "liberali" ma sono "democratici". Mi meraviglio che così tanti repubblicani non se ne siano accorti.
Vi faccio un esempio. Il Pd ha voluto candidare in maniera simbolica sia diversi importanti imprenditori sia semplici operai e sindacalisti. Solo se si cancellano le divisioni classiste e si unisce insieme il popolo italiano "si può fare" un'Italia moderna e giusta. Non so voi ma a me ricorda lo stesso spirito delle barricate del 1848 sulle quali salivano ricchi e poveri senza differenze, nel più bello spirito mazziniano.
In questi mesi, mentre la Fgr evaporava, ho già cominciato a frequentare i giovani democratici. Devo dire che riconosco molta più affinità con le mie posizioni di quanto ne abbia riscontrato fra tutta la Fgr. Certo non tutti conoscono Mazzini ed alcuni si chiamano ancora "compagni" ma devo dire che non ho trovato ancora punti di discordia (N.B. i giovani margheritini e teodem sono poche eccezioni. Io comunque non ne ho visti).
Io non mi sono mai bevuto l'idiozia che Destra e Sinistra non esistono più o comunque sono la stessa cosa. Io mi sento tanto mazziniano quanto appartenente ad un centro-sinistra laico. Solo nel Pd, attraverso i giovani democratici, mi sento di continuare i lavoro che intrapresero i miei eroi dal Risorgimento alla Resistenza. Questo centro-sinistra senza comunisti e partiti clericali si è battuto bene ed ha avuto un ottimo successo elettorale. Non ha trionfato ma il suo momento verrà!
Anche i ragazzi della neonata FGRE (giovani del MRE) sono pronti a confluire nei giovani democratici non appena saranno ufficialmente costituiti (il che avverrà fra breve).
Io ho scelto di essere un "democratico" e ne sono orgoglioso! Se voi verrete con me potremmo continuare a vivere come associazione politica giovanile repubblicana, come corrente dei giovani democratici. Uniti ci faremo rispettare perchè mentre noi repubblicani, idealmente, abbiamo portato avanti le stesse idee per due secoli loro ci sono arrivati solo oggi, quindi partiremmo con un buon punteggio all'interno del grande popolo democratico!
Io dico: venite con me! Il nostro futuro è lì! Uniti ci faremo sentire! Non voltate le spalle alla Storia che avanza. Il Pri è il nostro passato ed il Pd è il nostro futuro. Mazzini, Garibaldi, Mameli e tutti gli altri starebbero con il Pd, non credete? Ogni altra scelta rischia di essere anacronistica. Non dobbiamo perdere questa occasione. Nel Pd c'è la forza, l'organizzazione e lo spazio per far sentire le nostre idee.
A me non importa che il Pri o qualsiasi altro partito repubblicano sia forte. A me interessa la causa repubblicana; la causa della Repubblica italiana. Ho la sensazione che nel Partito Democratico potrò sentirmi a casa perchè le idee mazziniane, che io non rinnegherò mai, sono quasi tutte ivi rappresentate (tutte tranne il laicismo... per adesso! Ma se ci saremo noi i laicisti vinceranno!).
Ci aspettano cinque anni di governo della destra berlusconiana e leghista, forse altri sette con Silvio Presidente della Repubblica. Ma voi ve lo immaginate?
Il mio consiglio è: venite con me nei giovani democratici!
Rispetterò ed aiuterò per quanto mi sia possibile ogni proposta diversa perchè sono vostro amico e fratello ma non vi darò più la mia passione patriottica in maniera attiva. Io la mia scelta l'ho già fatta.
Un abbraccio fraterno a tutti
W l'Italia
Emanuele V
[Modificato da EmanueleV 15/04/2008 00:28]
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